Accessibilità degli uffici comunali: l’opposizione chiede un montascale

L'opposizione di Gambolò denuncia la mancanza di accessibilità degli uffici comunali e chiede al sindaco di installare un montascale

In provincia di Pavia, nel Comune di Gambolò, esiste un problema accessibilità proprio presso gli uffici della polizia locale. Questi uffici sono situati a Castello Litta, un edificio storico che purtroppo non è dotato di alcun sistema per facilitare l’ingresso alle persone con disabilità o con problemi di mobilità. Questo significa che chi ha bisogno di andare al comando per qualsiasi motivo, deve affrontare due rampe di scale e non ha la possibilità di avere un minimo di privacy. Un’assurdità, se pensiamo che si tratta di un servizio pubblico che dovrebbe essere accessibile a tutti i cittadini.

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La situazione è stata denunciata più volte dalla consigliera di minoranza Elena Nai, che ha presentato una mozione in cui si chiede all’amministrazione comunale di installare al più presto un montascale o un ascensore per rendere fruibile il comando. La mozione sarà discussa nella prossima seduta consiliare, che si terrà entro venti giorni su richiesta delle opposizioni. Non resta che sperare il sindaco di Gambolò e la sua maggioranza ascoltino le ragioni della consigliera Nai e dei cittadini che si sentono discriminati da questa situazione. Esistono situazioni che prescindono dall’appartenenza politica.

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Perché è davvero inaccettabile che nel 2024 ci siano ancora edifici pubblici che non rispettano le norme sull’accessibilità e che non garantiscano la dignità e i diritti delle persone con disabilità. Come dice l’articolo 3 della nostra Costituzione, siamo tutti uguali davanti alla legge e abbiamo diritto a partecipare alla vita sociale e civile del nostro paese. Non possiamo permettere che ci siano cittadini di serie A e cittadini di serie B, a seconda della loro condizione fisica. Dobbiamo pretendere che le istituzioni si facciano carico di eliminare le barriere architettoniche e di favorire l’inclusione di tutti.

Vi invito quindi a seguire con attenzione l’esito della mozione presentata dalla consigliera Nai, perché questo non è solo un problema di Gambolò, ma di tutta la nostra società. E perché solo insieme possiamo cambiare le cose in meglio.

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