Un altro triste episodio a danno di un disabile ha fatto scattare la denuncia immediata dell’incolpevole protagonista e l’indignazione di molti cittadini palermitani. A Caccamo, uno dei comuni più grandi della città di Palermo, un disabile in carrozzina, Giuseppe Brancato, ha dovuto aspettare tre ore sotto il sole cocente, prima di poter votare per l’elezione del sindaco e del consiglio comunale.
Ecco cosa ha raccontato: “Domenica mi sono recato nel seggio dove ho sempre votato, l’istituto Psicopedagogico su viale Regione Siciliana, e davanti la scuola l’amara sorpresa: non c’era nessun seggio adeguato al mio ingresso con la carrozzina e mi hanno comunicato che avrei dovuto recarmi in un altro complesso“.
Il signor Giuseppe allora, senza perdersi d’animo, si è diretto in Comune per informarsi su dovesse potesse andare per votare. “Dall’Ufficio elettorale mi hanno detto di spostarmi presso l’ex palazzo Catanese e così ho fatto. Sono sceso dalla macchina e con la mia carrozzina sono arrivato al seggio. Con mio grande disappunto ho scoperto che anche qui non c’era una cabina per i disabili e mi hanno detto di andare alle scuole elementari. Ma questa volta, prima di muovermi, mi sono informato e ho scoperto che anche nel plesso delle scuole elementari non c’era la cabina adatta alle mie condizioni. Allora si sono decisi e mi hanno fatto votare in una stanza non adeguata dove c’era solo una brandina. Per votare in carrozzina ho impiegato tre ore, un fatto gravissimo che si commenta da sé“.
Non si possono vivere così grossi disagi per esercitare un proprio diritto, le barriere architettoniche vanno abbattute e i disabili aiutati. Il signor Giuseppe Brancato ha espresso il suo disappunto denunciando l’accaduto, e in tanti dovrebbero seguire il suo esempio. Il silenzio non è mai la soluzione.
