Elenco ditte e aziende di montascale
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L’installazione di montascale a Forlì e Cesena, e dell’intera sua provincia, è la soluzione ideale per l’abbattimento delle barriere architettoniche nelle abitazioni di cittadini con ridotta mobilità. I finanziamenti del comune servono per gli interventi di ristrutturazione edilizia ma anche per l’installazione di montascale a poltroncina o servoscale a pedana. La Regione deve provvedere al benessere dei 241.000 disabili che vivono in essa e per questo dal 1989, dopo la legge 13, sono stati erogati fondi per aiutare questi cittadini ad avere una vita più semplice e sicura, migliorando la fruibilità e l’accessibilità nelle abitazioni private e negli edifici pubblici.
Il mercato dei montascale è in forte espansione, non solo in Italia, ma in tutto il mondo. Non fa eccezione la provincia di Forlì e Cesena, all’interno della quale opera da ormai molti anni un gran numero di ditte e aziende che si stanno specializzando nella vendita, installazione, e manutenzione di montascale e servoscala.
Quotatissimi nell’ultimo periodo i montascale per anziani a poltroncina, che consistono per l’appunto in una poltroncina che scorre lungo una guida metallica, fissata sul bordo delle scale. Ingombro zero, per quanto riguarda sia la guida metallica, che l’ausilio vero e proprio, perchè una volta giunta a destinazione, la poltroncina si appiattisce automaticamente verso la parete, lasciando libero il passaggio a chi ha bisogno di attraversare le scale a piedi.
Il meccanismo elettrico, ormai del tutto automatizzato grazie al perfezionamento tecnologico degli ultimi modelli, consente di attraversare piani e pianerottoli spingendo semplicemente una levetta posta sul bracciolo della poltroncina. Per il resto la persona anziana dovrà semplicemente accomodarsi sulla poltroncina, e aspettare di essere giunta a destinazione. Un recupero totale in termini di sicurezza e tranquillità, a fronte di scale e gradini che con l’avanzare dell’età rappresentano spesso un vero e proprio incubo, per chi li affronta con timore e fatica.
L’accesso ai contributi regionali e comunali avviene tramite la presentazione di una domanda da presentare entro il 1° marzo di ogni anno agli sportelli comunali con un verbale di accertamento dell’invalidità, visto che il principale criterio per la creazione della graduatoria è proprio la categoria di invalidità.
In seguito, i dati vengono trasmessi alla Regione Emilia Romagna che stila una graduatoria degli aventi diritto agli aiuti economici fino ad esaurimento dei fondi. La novità degli ultimi anni è che dal 1° marzo 2014, tramite la stessa domanda si può accedere alla graduatoria nazionale, finanziata dalla legge 13/1989, e a quella regionale, istituita con la legge regionale 24/2001.
Lo Stato però non ha finanziato il fondo per quindici anni (dal 2003 al 2017) con notevoli conseguenze negative per tutti i disabili e le loro famiglie. Ma dal 2018 sono stati stanziati 180 milioni di euro per coprire le richieste di finanziamento per abbattere le barriere architettoniche: all’Emilia Romagna spettano 29,3 milioni di euro per i prossimi quattro anni. Anche l’Asl fornisce montascale in comodato d’uso gratuito ma l’accesso a questo servizio sanitario è molto difficile e dedicato a situazioni di disabilità totale.
Le barriere architettoniche rendono la vita di disabili e anziani davvero complicata: gesti semplici come salire e scendere le scale della propria abitazione diventano sforzi insormontabili in assenza di ascensori al piano o di rampe per sedie a rotelle. Per questo motivo è utilissima l’installazione di montascale a poltroncina, a cingoli o a piattaforma molto utilizzati anche da anziani con ridotta mobilità.
Nella provincia di Forlì Cesena gli over 65 sono il 24,1% dei residenti (dati Istat 2018). Questi numeri ci fanno capire che è fondamentale trovare soluzioni per abbattere le barriere architettoniche ed aiutare anche gli anziani con problemi motori di poter avere una libera accessibilità e fruibilità di tutti gli ambienti privati e pubblici. Se non si ha la fortuna di accedere ai fondi regionali per l’acquisto di montascale, i negozi offrono il servizio di noleggio, soluzione che permetterebbe di ridurre i costi.
Il prezzo di un montascale dipende da numerosi fattori. Prima di tutto bisogna considerare se si vuole acquistare o noleggiare un montascale e se si vuole comprare uno nuovo o usato. Poi si passa al modello scelto: montascale a poltroncina, a cingoli o a pedana hanno prezzi differenti rispetto a piattaforme elevatrici, ascensori esterni o interni. Dopo va presa in considerazione la struttura della scala su cui deve essere montato (lunghezza, forma, presenza di pianerottoli). Poi si passa alla marca: ci sono numerosi grandi produttori come Montascale Acorn, Vimec, Stanna, ed altre.
Il nostro consiglio è quello di contattare i rivenditori di montascale più vicini alla vostra abitazione che troverete sul nostro sito. Richiedete un preventivo gratuito e personalizzato in base alle vostre esigenze. Non dimenticate di chiedere informazioni su eventuali sconti e promozioni sui montascale.
Promuovere la cultura dell’integrazione sociale, permettendo a chi vive una condizione di svantaggio di frequentare con regolarità la scuola, è una tematica che interessa molto il nostro Paese. L’Italia, guarda l’Europa ma arranca: purtroppo sono ancora molte le disabilità invisibili e il rapporto dell’Istat in materia di accessibilità negli istituti scolastici lo comprova: soltanto il 33% delle scuole risulta accessibile per gli alunni con invalidità, il 45% sono inadeguate e il 22% non ha ancora risposto al sondaggio.
Se però guardiamo alle singole regioni italiane l’Emilia Romagna è una tra quelle che ha stanziato più fondi per garantire servizi e assistenza a ragazzi e ragazze con disabilità. E molte delle risorse le ha assegnate alle scuole perché tante non sono né accoglienti né inclusive. I grafici a corredo lo provano in modo inequivocabile: le scuole “non accessibili” sono il 41%, quelle accessibili il 38% e il 20% non ha ancora risposto al sondaggio. Capire come investire gli aiuti economici non è semplice, sono molti gli interventi da fare, ma le scuole hanno bisogno in tempi brevi di ausili e allora perché non iniziare dai montascale? Permetterebbero agli studenti con difficoltà motorie (anche temporanee) di salire e scendere le scale in modo autonomo e senza sforzo, permetterebbero agli studenti di muoversi in totale sicurezza, senza per forza chiedere aiuto perché come diceva Don Milani una scuola che integra offre un adeguato sostegno in caso di bisogno.
E non è un caso che in tutta la provincia di Forlì-Cesena su 409 scuole, tra pubbliche e private, il 15% ha scelto un montascale. Tanti sono i motivi: abbatte, anche in termini di spesa, le barriere architettoniche, si installa pure su scale molto strette, senza bisogno di modifiche strutturali, ed è (cosa non da poco) conveniente nell’acquisto: chi infatti compra un servoscala può godere di importanti agevolazioni fiscali che rendono la spesa meno onerosa. Certo siamo ancora lontani dagli obiettivi europei ma i miglioramenti sono visibili a tutti: oggi, rispetto al decennio scorso, in molti istituti scolastici (il 13%) c’è un montascale con esso la consapevolezza di trasformare la scuola in una comunità educante.
Bagno di Romagna, Bertinoro, Borghi, Castrocaro Terme e Terra del Sole, Cesena, Cesenatico, Civitella di Romagna, Dovadola, Forlì, Forlimpopoli, Galeata, Gambettola, Gatteo, Longiano, Meldola, Mercato Saraceno, Modigliana, Montiano, Portico e San Benedetto, Predappio, Premilcuore, Rocca San Casciano, Roncofreddo, San Mauro Pascoli, Santa Sofia, Sarsina, Savignano sul Rubicone, Sogliano al Rubicone, Tredozio, Verghereto
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